Da troppo tempo le storie di successo di imprenditori e di politici che ci raccontiamo non ci convincono più, sono troppo fragili, superficiali, di corto respiro, scariche simbolicamente perché senza un soffio vitale capace di rianimare la missione di essere imprenditore.
Oggi purtroppo molti imprenditori italiani si limitano ad essere imitatori dei loro colleghi d'oltreoceano, anziché mettere a profitto la loro umanità per dare vita ad un capitalismo diverso, ed andare oltre una strategia di breve periodo.
Purtroppo abbiamo trascurato la rilevanza delle virtù personali come elemento portante delle politiche aziendali.
Infatti quando si presentano le crisi cicliche dell'economia diciamo "bisogna cambiare le regole", "dobbiamo modificare i processi", "l'organizzazione deve essere ridisegnata" e così via.
Questo è l'unico mantra ripetuto fino alla nausea.
Forse non abbiamo mai pensato che prima di occuparci delle regole dobbiamo occuparci delle virtù personali.
In passato anche Aristotele mentre dava la giusta importanza alle forme di governo e agli ordinamenti giuridici, o a legislazioni giuste, diceva che tutto ciò non serve a nulla, se i cittadini di quello stato non sono, innanzitutto loro, virtuosi, come persone. Detto in altri termini: prima le virtù personali; poi anche regole e strutture adeguate.
Il “difetto” principale del tempo che stiamo vivendo è l’assenza di amore e dell’etica morale e civile.
Le nostre imprese, oramai, aderiscono da qualche tempo ad un’economia schiava della finanza, la quale è spietata contro l’Etica, e sai perché ?
- Perché l’Etica è troppo umana! E’ svantaggiosa alla finanza;
- Perché L’Etica porta a riconsiderare il giusto predominio della persona sul denaro ;
- Perché l’Etica chiama l’essere umano alla sua piena realizzazione e all’indipendenza da qualunque schiavitù.
In due o tre decenni sono arrivati nelle imprese , in genere, persone con patrimoni morali scarsi , o fragili e poco munite delle virtù essenziali nella vita lavorativa, nel lavoro di gruppo e soprattutto nella gestione dei rapporti umani, delle crisi sociali e dei conflitti tra le nazioni.
Per mancanza di amore e di etica non fanno più alcuna notizia le migliaia di imprese chiuse e gli imprenditori in crisi sino a desiderare la morte.
Purtroppo al centro del pensiero economico non vi è nemmeno l’ombra della Persona.
Le persone sono diventate oggetto da utilizzare e da buttare via quando non sono più in grado di produrre e questo vale sia per gli imprenditori che per i lavoratori.
Abbiamo voluto emulare “altri” senza chiederci se era giusto farlo.
Crescere insieme intraprendendo e progettando vuol dire diventare capaci di contribuire allo sviluppo dell’impresa, delle persone che vi lavorano e della società, sapendo benissimo che lo sviluppo richiede oltre alla crescita del profitto, anche la crescita della dimensione relazionale e spirituale.
Con questi pochi ma basilari concetti tutti dobbiamo nutrire la speranza che la nascitura Associazione Partite Iva Federate , fondata dalla sagacia e intraprendente laboriosità del nostro Presidente Gianfranco Di Bartolo, costituisca l’inizio di un diverso, più umano e liberatorio approccio al vero e genuino rinnovamento del nostro territorio e della nostra bella Italia.
Paolo Consiglio - Referente Sicilia P.I.F.
Catania, 28 gennaio 2022
(n.b. alcune fonti da “Imprenditori primi” di Roberto Lorusso)